Solo
minuscola scrittura di Silvia Rosa può essere considerato
una variazione su tema riconducibile a un valore linguistico simbolico che
avvicina la valenza della bellezza poetica alla prosa colta e raffinata
dell’età moderna. Rosa genera pensieri
poetici che entrano in intimità con il lettore: un Tu immaginato che recepisce
la descrizione metaforica di importanti problemi sociali come la difficoltà a
comunicare o la presenza nel mondo di marginalità esistenziale. Nella
scrittura, quando si incrociano poesia e prosa, si sprigionano trasfigurazioni
di immagini e significati. Il lettore si identifica negli slanci emotivi
descritti che non inibiscono l’accoglimento di figure retoriche e allusive alle
caratteristiche interiori di chi scrive. La meraviglia dei paesaggi intimistici,
attraversati da visioni o apparenze misteriose, suggestiona e, al tempo stesso,
rivela dinamiche tra avvenimenti distanti dal destino narrante. Si evocano le percorrenze
come spazi temporali esposti a turbamenti emblematici che hanno un doppio
fondo, una straordinaria architettura multistratica. L’autrice misura, con
pertinenza tecnica, il ritmo delle scelte estetiche e contenutistiche sfociando
deliberatamente in una serie di domande
implicite sul cogito. Le risposte sviluppano sensibilità tutte femminili. Sentimenti
in contrasto ragionano sull’anti-figurativo per delinearsi, in modo certo,
nella narrazione del reale. Le forze cosmiche sembrano penetrare le
parole-chiave rispondendo ad un tam-tam di impulsi ad agire la voce poetica su
ciò che è impercettibile a chi non sa ascoltare gli altri in modo empatico. Il
titolo dell’opera è emblematico: un resto, uno scarto, la parte più
indecifrabile del linguaggio diventa la forza e la strada per arrivare al corpo
vivo dell’universo che dice e muove un tempo cronologico distante dai nodi
irrisolti dell’insensibilità. La mediazione resta la saggezza dell’autrice di
esprimere dubbio e ambiguità nei confronti dell’identità umana desiderata, esplorata,
attesa, sperata.
http://www.lavitafelice.it/news-recensioni-r-pacilio-su-rosa-782.html
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