Partecipazione - 29 giugno 2014 Ostia Open Bar Altamarea: Diana Battaggia presenta 'Quel grido raggrumato' di Rita Pacilio - LVF 2014







Partecipazione - 23 giugno 2014 Napoli - Caffé Mercadante del Teatro Mercadante di Na - Presentazione dell'Antologia poetica 'Ifigenia siamo noi' - Evento organizzato e curato dalla Fondazione Lermontov - letture di Rita Pacilio e delle autrici inserite nell'antologia





Lunedì 23 giugno, alle ore 18:00, presso il Caffè Letterario del Teatro Mercadante, presentazione dell'antologia poetica IFIGENIA SIAMO NOI, edita dalla Scuderi Editrice nel 2014 e curata dal poeta e critico letterario Giuseppe Vetromile.

L’Antologia sviluppa il suo discorso poetico attorno al tema del sacrificio, dei miti originari e ancestrali. Un ritorno alle origini di un sentire comune e di un comune travaglio che trova il suo seme nella Grecia antica, ventre che contiene e nutre le altre culture e rende possibile l’incontro. Nasce così una raccolta polifonica, dove si affastellano voci rigorosamente femminili: poetesse campane, russe, tedesche, albanesi e portoghesi si confrontano ognuna con la propria identità letteraria e culturale.

Interventi critici di:
VALERIA SALERNO, filologa e docente di letteratura
FLAVIA BALSAMO, filosofa e critico letterario

Saluti di:
GIUSEPPE VETROMILE, poeta e curatore dell'antologia
GIOVANNA SCUDERI, editore

Letture poetiche in lingua italiana, russa, tedesca, portoghese e greca, a cura delle autrici:
FEDERICA GIORDANO
ANNA TUMANOVA
VICTORIA ARTAMONOVA
VANINA ZACCARIA
RITA PACILIO
KETTI MARTINO
FLORIANA COPPOLA

LUCIANNA ARGENTINO
VERA MOCELLA
GAETANA AUFIERO
AMALIA LEO
REGINA CELIA PEREIRA DA SILVA

Esposizione fotografica a cura dell'artista greco DIMITRIS VOULGAROPOULOS:
L'artista ripercorre l’itinerario poetico di ciascuna poetessa e riassume i versi in immagini che divengono speculari al dettato poetico. La parola poetica si trasforma in immagine e l’immagine in archetipo, in una simbiosi autentica che assimila entrambe le suggestioni.

Improvvisazione musicale a cura di RICCARDO PRENCIPE (Corde Oblique):
Diplomatosi in chitarra classica presso il Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella, a partire dal 2000 Riccardo Prencipe ha pubblicato sette album - sia legati al progetto CORDE OBLIQUE che ad il precedente LUPERCALIA -distribuiti in Europa e nel mondo da etichette differenti, italiane e non, tutti ottimamente recensiti dalla critica.

La Fondazione Lermontov ha il piacere di intrattenervi a fine evento con spumante e degustazione di prodotti locali.

Intervista - Il Sannio Quotidiano per Rita Pacilio - 17 giugno 2014


Partecipazione - Telese Terme, Festival di poesia in musica 'FESTINA LENTE TELESIA' 28 giugno 2014 - Rita Pacilio Quintet





  
Festival di poesia in musica 'FESTINA LENTE TELESIA' 28 giugno, ore 21,00  esibizione poetico/performativo/musicale nell'anfiteatro delle Terme di Telese a Telese (BN)organizzata dalla Fondazione Gerardino Romano.
 

 Rita Pacilio Quintet
Special guest Umberto Aucone

Rita Pacilio vocal
Umberto Aucone sax
Antonello Rapuano piano
Giovanni Francesca guitar
Giulio Boniello bass 


http://poesia.lavitafelice.it/evento-terme-di-telese-a-telese-bn-28-6-14-rita-pacilio-1633.html 

Recensione - 'La Sicilia' Grazia Calanna per 'Quel grido raggrumato di Rita Pacilio, LVF, 2014



La Sicilia 11 giugno 2014 Grazia Calanna per Rita Pacilio
Oggi Cultura

«QUEL GRIDO RAGGRUMATO» DI RITA PACILIO
Quando la poesia
poesia s’interroga sull’individualismo

La poesia dovrebbe sentire proprio il
contesto di ogni civiltà, dovrebbe guardare
in tutte le direzioni territoriali e sociali
per conoscere i limiti dei paesi,
delle aree geografiche che ancora parlano linguaggi
educativi retrogradi e incivili. La poesia deve
viaggiare, se è necessario deve interrogarsi e scegliere
l’alternativa della politica solidale mondiale
per riscattarsi da concetti legati alla meridionalità
e all’individualismo sempre più sordo».
Una riflessione dell’autrice, Rita Pacilio, per introdurre
«Quel grido raggrumato», lancinante raccolta
che, dopo «Non camminare scalzo» e «Gli imperfetti

sono gente bizzarra», chiude, per le edizioni de
«La Vita Felice», la trilogia abbarbicata sui dolenti assunti
dell’emarginazione.
«Ci sono sentieri che nascondono l’inganno dei

lastroni / e le mani dei padroni sono daghe, punte

venute dall’est. / Inganna la zeppa nera, si abbevera

alla macchia riccia di sole / scruta l’iride abbassata

il sonno del cliente, antico padre. / Sono parole

sacre le voci dei bambini, tiepide le fronti / eppure

i glutei hanno croste, boomerang colpiti nel segno

/ fino ai fianchi pulsano inverni consumati domani

/ intorpidite le rupi si muovono come nembi folli le

bufere. Non si aprono fenditure ma canaloni indecifrabili

/ un lappare lento, immaturo / che giunge

all’agitazione tra le natiche della bestia / nel luogo

livido di pianura chiuso in quel grido raggrumato».
«Parlo - aggiunge la Pacilio -, della vendita degli
organi, della prostituzione minorile, della misoginia,
della difficoltà a comunicare nonostante la vicinanza,
il contatto», «L’hanno tenuta in due come

un foglio, un lenzuolo / i polsi e le caviglie erano in

una forma che si stira / un mandarino intero riempiva

la bocca e la gola / nel chiarore del vicolo divaricato

fra le trombe d’aria / il suo esame di idoneità,

la preparazione al primo / cliente la rendeva frutto

acerbo del cactus / desiderato dalla censura di chi si

apre i pantaloni / e spinge guardandosi intorno che

sia coperto / dalla colpa che non si fermerà nella frusta

dei reni / ma sintonizza il morso e il liquido che

cola / dalle due bocche aperte lungo una linea comune

/ in quel triangolo nero da cui escono periferie

e disordine». Versi audaci che «sulle mani esplorano

la via del ritorno». Versi scarlatti, «la scintilla intima

del riscatto acidulo e anticipato», protesi verso
le lampanti gradazioni del rifacimento, a principiare
da un mondo in cui «ognuno perde se

stesso e il chiaro sole». Versi della rifioritura, «Dio

non nega la gloria e la salvezza / i criminali hanno

il loro tempo / un’acqua sul volto, nelle mani

carta bianca», dell’impervia riabilitazione, «È

sollievo giustificare / la responsabilità dell’offerente

/ salvarsi dalla pena ripetuta. / Anche gli

uomini si innamorano».

GRAZIA CALANNA

Partecipazione - Napoli - 'Veduta Leopardi' Rassegna di poesia - Rita Pacilio legge 'Quel grido raggrumato' LVF 2014


Alle 18.00, 12 giugno 2014 quarto omaggio dei poeti napoletani a Giacomo Leopardi nei pressi di Palazzo Cammarota sui quartieri spagnoli a Napoli
Sulle Scale San Pasquale fra i civici 556 e 557 di Corso Vittorio Emanuele collegando il CVE con via Croci Santa Lucia al Monte Rita Pacilio legge 'Quel grido raggrumato' LVF 2014


'Veduta Leopardi', rassegna di poesia organizzata da Costanzo Ioni.
Leggono: Raffaele Urraro, Rita Pacilio, Salvatore Violante, Ketti Martino, Vanina Zaccaria, Pino De Stasio, Wanda Marasco, Anna Maria Pugliese, Ernesto Nocera, Francesco Cuomo e Giuseppe Vetromile.