Recensione - Rita Pacilio su 'Gli scorpioni delle langhe' (Poesie con radici) di Tiziano Fratus - La Vita Felice 2012




Gli scorpioni delle langhe
(Poesie con radici) di Tiziano Fratus – La Vita Felice 2012
nota di Rita Pacilio


Le origini possono essere ovunque sia se parliamo di botanica, di zoologia, medicina o geologia; le origini mettono radici, fissano una storia, delineano un percorso. ‘La poesia è la pienezza esistenziale … la poesia è una prova e una manifestazione della realtà … non guardo la poesia da un punto di vista letterario, ma antropologico, cosmologico’ (Kenneth White). Tiziano Fratus, nel lavoro poetico Gli scorpioni delle langhe (Poesie con radici), edito La Vita Felice, esplora il mondo e le sue terrene viscere lasciandosi attraversare dalle emozioni e dai suoni non inquinati/inquinanti delle aree geometriche territoriali visitate. La letteratura e la poesia, o prosa poetica, infatti, diventano lo strumento per partecipare ai lettori le tradizioni culturali e il pensiero umano che appartengono al luogo destinatario, ma soprattutto, la recitazione cosciente del viaggio avanzato nelle storie umane. Le parole appaiono come lunghe passeggiate, complesse e ordinate dal senso profondo del rispetto del paese, dell’usanza, delle persone. Le prospettive  aprono nuove angolazioni e penetrano con rapidità i vari problemi esistenziali muovendo suggestioni  e sequenze di cortometraggi emozionali. L’interscambio tra la consueta vita e la percezione dell’autore ci spalanca all’apertura piena e consapevole delle metafore del paesaggio naturale e umano sezionando le varietà del dentro/fuori come un lungo mondo organico e indefinito. L’impulso musicale della parola trae radici dalla musicalità delle cose che non sono orfane rispetto al senso e alla necessità, ma sono la giusta emissione fisica e spirituale della costruzione della bellezza. Ogni sequenza poetica segue la filosofia profonda del sentiero visivo e contemplativo che genera conoscenza e valorizzazione del tempo su cui la memoria si enfatizza e si ripiega. La poesia di Fratus si incammina tra la gente con occhi e orecchi alchemici, scientifici capaci di mostrare al lettore più realtà ed esistenze sensibili utilizzando saggezza ed essenziale concentrazione. L’autore si fa carico di accostare il paese/terra e l’uomo/società all’ebbrezza struggente del brivido etico che caratterizza un lavoro poetico coltissimo e puntigliosamente in progress.


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