Recensione - Pacilio su Polidori 'Alfabeto nel silenzio'





Alfabeto nel silenzio
di Marinella Polidori

commento poetico di Rita Pacilio
                       

‘Alfabeto nel silenzio’ è una raccolta che si colloca oltre il confine dello spazio emotivo.
 La Polidori assapora attraverso l’io lirico la luce del silenzio guardando con coraggio al di là e al di qua dell’emozione . Così il tempo umano è ‘Tutto e niente mi fa poco infine/ né crepuscolo né alba’.
L’Autrice trascorre con assoluta naturalezza la solitudine corporea: ’Se poi mi sento quasi sola/ ci riesco’, anzi ne fa il punto in cui l’agire emotivo porta allo scoperto tutta l’energia trattenuta.
Le ombre del suo tempo sono chiare: si tratta della consapevolezza di un saper riconoscere la soluzione ai problemi del momento. Il lettore ha l’intuizione che il ‘perché’ trionfa in una ‘logica d’azione’ e gusta l’emigrazione dei contrasti.
Alcune forme colte, delicate e raffinate ricordano il dire montaliano: ‘L’arredo è a mio piacere, non finalmente’ – ‘Anche noi sverniamo/sotto pensieri inventati’.
Spesso respiriamo aria di casa, di famiglia, di radici. Il racconto del quotidiano a volte triste, a volte pieno di speranza è allo stesso tempo spirituale e fisico. Qui la Poesia si impone anche nelle pause perché è capace di creare fascino ed empatia.
Il Poeta conosce bene se stessa e le vulnerabilità che appartengono al lettore. Sa ascoltare dentro di sé il mondo intero senza mai smarrire il senso dell’io libero ed incondizionato. Si identifica con il buio da cui estrae la sua espressività permettendo di trovare la sicurezza interiore per raggiungere il suo equilibrio.
Polidori non cade mai in banalità psicologistiche: riconosce le capacità della propria unicità sapendo trovare il legame autentico tra se stessa e il lettore. Chi legge percepisce i segnali del corpo e della mente ed impara a confrontarsi con modelli sociali creativi, infatti con una penna virtuale scrive a voce alta le forme del vasto territorio  che il Poeta continua a dire.
Si rassicura quando il concetto di fratellanza (sorellanza) rende possibile le interazioni e i cambiamenti. La parola dell’Autore supera le nostre paure e diventa punto fermo che quieta il pascoliano dualismo dell’essere umano: luce e ombra, illusione e realtà, suono e silenzio.

Rita Pacilio



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