Non potrai mai
essere come me
non hai gli occhi verdi di marzo
quel silenzio pacato, tiepido
la fine del mio amore per l'inverno.
non hai gli occhi verdi di marzo
quel silenzio pacato, tiepido
la fine del mio amore per l'inverno.
Non potrai avere
capelli bianchi
ho impiegato anni per tenere riccioli
i ricordi. Copiare ciò che sono io:
le scale in ginocchio, il coraggio,
ho impiegato anni per tenere riccioli
i ricordi. Copiare ciò che sono io:
le scale in ginocchio, il coraggio,
preghiere
urlate, pianto la morte
degli uccelli caduti dai rami.
degli uccelli caduti dai rami.
Non sei madre
degli alberi
e ai limoni tu non sei mancata.
e ai limoni tu non sei mancata.
Queste rughe
le vedi? Non sono tue
ci vogliono secoli di scavo
per arrivare al calco di Pompei
un bacio segnato dalle dita
ci vogliono secoli di scavo
per arrivare al calco di Pompei
un bacio segnato dalle dita
dove non
porti il cerchio dell'anello.
L'atteggiamento sì, la copia falsa
quando il vestito compri uguale
al mio. La voce, il tono, passi lenti,
L'atteggiamento sì, la copia falsa
quando il vestito compri uguale
al mio. La voce, il tono, passi lenti,
la risata.
Non sarai il porto d’armi
chiuso nel
cassetto, labbra amare
attaccate
alla libertà, la bandiera
della paura.
Quella no, s’impiglia
alla miseria
del desiderio nefasto
consola lo
sfondo delle ossa inclinate:
domandare
alla guerra la fotografia.
Il petto disfatto
la mia miscela.
('I nuovi anni di Rita Pacilio)
Nessun commento:
Posta un commento