Recensione - Gerlando Gatto sull'Album 'INFEDELE'




Rita Pacilio – “Ifedele”
Rita Pacilio – “Infedele” – Splasc(H) CDH 1552.2
Qualcuno di voi si chiederà, forse, come mai lo spazio dedicato alle recensioni discografiche si apre non rispettando il solito ordine alfabetico: la spiegazione è molto semplice. Questo è stato il primo disco giunto in redazione nel 2011 e trattandosi di un album di sicuro interesse ho deciso di segnalarvelo per primo. Dico interessante, dicevo, in quanto la vocalist Rita Pacilio ha scelto una strada tutt’altro che facile, vale a dire fondere poesia e jazz. In effetti mentre come interprete jazz è ai primi passi – almeno dal punto di vista discografico – come poetessa ha invece già dato alle stampe parecchi volumi a partire dal 2003. Non a caso tutti i testi di “Infedele” sono tratti dalle raccolte poetiche “Alle lumache di aprile” (Lietocolle 2010) e “Tra sbarre di tulipani” (Lietocolle 2008). Per dar corpo ad un progetto tanto impegnativo, la Pacilio si è circondata di musicisti a lei cari come il e tastierista Antonello Rapuano, il chitarrista Giovanni Francesca, il batterista Carlo Lomanto, il trombettista Luca Aquino che suona solo nel brano da lui stesso composto (“Sopra le nuvole”) e soprattutto il ben noto sassofonista veneziano Claudio Fasoli che viene definito dalla stessa Pacilio “mio grande maestro e special guest del mio disco”. In effetti Fasoli ha dato un grosso contributo all’ottima riuscita dell’album dal punto di vista sia strumentale (splendidi alcuni suoi interventi) sia compositivo dato che ben sei pezzi sono opera sua. Ma, Fasoli a parte, è tutto l’impianto che funziona bene: i testi della Pacilio sono tutt’altro che banali, arguti musicali e vestirli di note è stata un’impresa sicuramente entusiasmante. Insomma è la prova provata di come se si hanno le carte in regola qualsiasi terreno può essere attraversato con successo, rendendo possibili imprese sulla carta improbabili come quella di coniugare emozioni, pensieri, immagini, armonia, melodia e “parola poetica” come la stessa Pacilio definisce i suoi testi. Come si diceva in apertura, un album fresco, nuovo, davvero interessante, da ascoltare con partecipe attenzione.
http://www.online-jazz.net/wp/2011/01/30/i-nostri-cd-34/#pacilio

Gerlando Gatto

Nessun commento:

Posta un commento