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Partecipazione - Anzio 7 settembre 2013
Sezione di poesia performativa nell'ambito di “Shingle22j” Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno, curata da Ugo Magnanti, Rita Pacilio presenta la performance poetico musicale dal titolo: 'Verso la bellezza dell'imperfezione''
tratto da' Gli imperfetti sono gente bizzarra' - LVF 2012 -
Sabato 7 settembre alle ore 17.00 si inaugura presso il Museo Civico
Archeologico di Anzio, in Villa Adele, SHINGLE22J, Biennale d’Arte
Contemporanea di Anzio e Nettuno, alla sua quarta edizione, dedicata al
tema “Donna: prodotto e produttrice”. L'evento è organizzato
dall’Associazione Culturale 00042, a cura di Andrea Mingiacchi.
Nell'ambito
della sezione di “Poesia performativa”, a cura di Ugo Magnanti, Rita
Pacilio proporrà “Verso la bellezza dell’imperfezione”.
Dal
7 al 22 settembre torna sul litorale laziale l’appuntamento con
Shingle22j, la Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno che da
quattro edizioni unisce in nome della cultura e dell’arte le due città
del litorale. Organizzata dall’Associazione Culturale 00042 e ideata dal
suo presidente Andrea Mingiacchi, anche quest’anno la Biennale è pronta
a regalare grandi emozioni con le opere di ben 40 artisti italiani
selezionati per aver raccontato magistralmente, attraverso il linguaggio
dell’arte, la “Donna: prodotto e produttrice”, tema centrale
dell’edizione 2013. Le opere saranno esposte nei luoghi simbolo di Anzio
e Nettuno: Villa Sarsina, il Museo Civico Archeologico e il Parco
Archeologico di Anzio e il Forte Sangallo di Nettuno. E ad impreziosire
la manifestazione artistica saranno anche le proiezioni di video-arte e
di animazione, le performance poetiche dal vivo; e ancora la rassegna
dedicata alla opere realizzate dagli artisti delle città gemellate delle
di Anzio e Nettuno e la mostra fotografica del nipponico Naoya
Yamaguchi. La Biennale aprirà al pubblico sabato 7 settembre con una
grande inaugurazione, alla quale oltre al presidente dell’Associazione
culturale 00042 Andrea Mingiacchi, parteciperanno anche: il sindaco di
Anzio Luciano Bruschini, il sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta e il
fotografo nipponico Naoya Yamaguchi.
“Quest’anno la
Biennale d’Arte – dichiara Andrea Mingiacchi - affronterà un argomento
delicato, la donna intesa come prodotto e produttrice. Prodotto dei
desideri del maschio padre-padrone, prodotto della chirurgia estetica,
prodotto di culture che la nascondono sotto veli o la espongono senza
alcuna umanità. Ma anche produttrice di idee, di se stessa, dei suoi
desideri, dei suoi sogni. Questi due aspetti, queste due visioni
antitetiche del gentilsesso, saranno il filo conduttore che legheranno
tutte le opere esposte. Un modo per ripercorrere insieme l’evoluzione
storica della donna, ma anche per riflettere insieme sulla condizione
femminile aprendo un dibattito internazionale, artistico e culturale.
Gli ultimi fatti di cronaca legati al femminicidio ci hanno, infatti,
dimostrato che la donna, il più delle volte è considerato solo come un
prodotto dei desideri di un maschio spesso violento e possessivo. Un
problema di cui si parla ancora troppo poco e su cui c’è invece bisogno
di riflettere, di parlare, di confrontarsi e l’arte può essere un ottimo
strumento per far ciò e iniziare a muovere piccoli e importati passi,
perchè la donna è invece una grande produttrice”.
La
Biennale d’Arte 2013 sarà articolata in diverse sezioni: la prima,
curata da Elisabetta Civitan dell’Associazione Culturale 00042, sarà
quella del concorso internazionale “Donna, prodotto e produttrice” che
prevede l’esposizione delle opere d’arte contemporanea dei 40 artisti
selezionati. Le opere saranno poi valutate da una giuria altamente
qualificata in campo artistico che assegnerà dei premi agli artisti più
meritevoli. La seconda sezione “Video Arte”, curata da Sandra Lischi
(Storica e Critica d’Arte, Saggista, Docente della Facoltà di Lettere
dell’Università di Pisa e Direttrice di Invideo, Mostra Internazionale
di video e cinema oltre), sarà invece caratterizzata dalla proiezione di
video realizzati da artisti contemporanei di fama nazionale ed
internazionale e riguardanti la condizione femminile. La terza sezione è
quella della “Video Animazione” con la proiezione di cortometraggi
d’animazione incentrati su figure femminili. A cura di Luca Raffaelli
(Giornalista, Sceneggiatore, Saggista, Direttore artistico del Festival
dei Castelli Animati e di undici edizioni di Romics). Spazio poi anche
alla “Poesia performativa”, a cura di Ugo Magnanti (Artista e Curatore
di eventi artistici e culturali), con performance poetiche dal vivo
durante alcune “serate-evento” che si svolgeranno nel corso della
manifestazione.Da segnalare, inoltre, la sezione “Città Gemellate”, a
cura di Manuela Vela e Gino Querini dell’Associazione Culturale 00042,
con l’esposizione delle opere d’arte realizzate dagli artisti delle
città gemellate con Anzio e con Nettuno. La sezione dedicata alla
“Cineteca Nazionale e Centro Sperimentale di Cinematografia”, a cura di
Maria Coletti, con la proiezione dei cortometraggi realizzati nel corso
degli anni dalle allieve della CSC. I film selezionati riguardano un
aspetto dell’essere donna, nella vita quotidiana e nella storia: i
traumi della guerra, il lavoro, il rapporto con il proprio corpo,
l’amore, l’amicizia femminile, il rapporto di coppia, le relazioni
interpersonali, la maternità, la ricerca di un’identità, il sentirsi in
sintonia con il proprio tempo, il labirinto della memoria e le tracce
del passato, il turbamento dei primi amori. La Biennale d’Arte sarà
inoltre impreziosita anche dell’ esposizione di una parte della rassegna
d’arte contemporanea del Museo D’Arte Diffusa (MAD) di Latina, che
include fotografie, opere a tecnica mista, performance e installazioni
realizzate da artiste emergenti. A curare l’esposizione Fabio D’Achille,
responsabile del MAD.
Infine l’edizione 2013 avrà l’onore
di avere come ospite il fotografo nipponico Naoya Yamaguchi, che
esporrà alcuni scatti dedicati alla donna del Sol Levante. E verrà
presentato il Fuoco Project, un tentativo di aprire spazi di dialogo tra
i luoghi del lavoro e la ricerca artistica contemporanea. Da circa tre
anni il progetto è attivo presso l’azienda Trulli Camini e Stufe e
finora ha visto la realizzazione di tre installazioni che hanno
declinato l’utilizzo del legno in maniera differente. Thorsten
Kirchhoff, artista invitato per questa edizione di Fuoco Project,
reinterpretando la catasta di legna da ardere come un imponente
edificio, vi installa una serie di balconi, spazi di vita quotidiana
sospesi su una parete di legna. Multiproprietà, questo il titolo
dell’opera, allude ironicamente al tracollo del mercato immobiliare;
l’edificio si autodistruggerà in poco tempo con le vendite della legna
diventando, in effetti, di proprietà collettiva. La sezione è curata da
Marco Trulli
Shingle22j, la Biennale d’Arte Contemporanea
di Anzio e Nettuno è patrocinata dai comuni di di Anzio e Nettuno, dalla
Provincia di Roma, dalla Regione Lazio e dell’ambasciata del Giappone.
http://www.lavitafelice.it/scheda-libro/rita-pacilio/gli-imperfetti-sono-gente-bizzarra-9788877994691-116235.html
Partecipazione - Sezione di poesia performativa nell'ambito di “Shingle22j” Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno (biennale a cura di Ugo Magnanti) - Rita Pacilio presenta dal suo ultimo lavoro poetico 'Gli imperfetti sono gente bizzarra' (LVF 2012) la performance dal titolo 'Verso la bellezza dell'imperfezione'
Poesia - 'L'ho vista venire dal mare' - Rita Pacilio
'L'ho vista venire dal mare
colorata, fermata, trasparente
- l'alga di mio padre -
figlia di uno spazio grande'
Rita Pacilio
Partecipazione - Letture d'estate! Rita Pacilio e la sua poesia performativa a luglio - agosto - settembre 2013
Gli imperfetti sono gente bizzarra' di Rita Pacilio - LVF 2012: letture d'estate!
13 luglio a Pratola Serra (AV) - Cortile Palazzo Piscopo - Estate in versi I Edizione 2013
12 agosto Cortile Carcere Borbonico di Avellino - L'angolo del poeta 2013
http://poesia.lavitafelice.it/news-recensioni-gli-imperfetti-sono-gente-bizzarradi-rita-pacilio-letture-destate-sei-incontri-con-lartista-1548.html
Recensione - nota critica di Rita Pacilio per 'Il cane borghese' di Eliza Macadan - LVF 2013
Il
cane borghese
di Eliza Macadan – LVF 2013
Nota di Rita Pacilio
Protagonista del volume
di poesie Il cane borgese (edito LVF,
2013) di Eliza Macadan è il poeta-viaggiatore che si lascia attraversare dal
mondo in modo devoto e instancabile. L’autrice consacra i suoi occhi, la sua
visionarietà all’ispirazione come fonte perenne e necessaria per rendere al
lettore, in modo intuitivo, i prodigi dell’esistenza. Alcuni sostantivi e
alcune forme di narrazione danno la misura della verticalità della voce poetica
che si svincola, nonostante l’utilizzo della prima persona, dall’esperienza
intimista per diventare un campionario di collage di esistenze che non hanno
bisogno di sperimentarsi perché indipendenti da qualunquismi e stereotipi. L’aspetto
della singola verità diventa aspetto sociale, pluralistico che mette la nostra
coscienza in relazione al mondo intero. Le forme della vita quotidiana e dello
spirito accompagnano l’autrice verso il senso più profondo dell’esitere in cui
le evidenze sostituiscono il pensiero scientifico - la genetica si è sbizzarrita/nella tua villa signorile … che inutile questa fisica quantistica!-
Macadan propone
l’elaborazione del collettivo per prevaricare l’angoscia con cui tutti siamo
costretti a fare i conti. La poesia si disfa della tirannia che porta al caos e
ricerca, invece, la quiete del luogo
umano come superamento della crisi. La distesa del cielo è un pensiero
costante che non solo sfugge alla disillusione degli ultimi, ma è punto di
riferimento come spazio contestualizzabile in ogni dove possibile, da ogni
angolazione lo si guardi e per tutti noi … i
miei capelli cresceranno/fino al cielo dell’infanzia/ci tornerò da giovane.
La sensibilità dell’autrice esamina i fenomeni materici senza spregiarne
l’impostura o la superficialità, piuttosto l’attenzione è concentrata sulle
verità smarrite, dimenticate, sull’ovunque – la mia casa non è di questo mondo.
La morte descrive gli
eventi e diventa concetto pratico che si mette in gioco durevolmente in modo
semplice senza mai sostituire il valore assoluto del potere della vita – questo posto dove sto/finché si decide/la
mia morte. Il pensiero poetico di Eliza Macadan ci protegge dalle minacce
della routine frenetica e alienata. Percorriamo con lei l’unica strada
possibile: quella che ci porta verso un ritorno al reale pubblico, di ciascuno
di noi, sempre denunciabile e ininterrottamente modificabile – … di sera incontro/un cane borghese/resistente
alla routine/come me.
Recensione - nota critica di Rita Pacilio per 'Sintesi additiva' di Carlotta Pederzani - LVF 2013
Sintesi
additiva
di Carlotta Pederzani – LVF 2013
Nota di Rita Pacilio
Sintesi
additiva, titolo della raccolta di poesie della giovanissima
autrice Carlotta Pederzani, uscita a giugno 2013 per i tipi editoriali LVF, presenta
notevoli peculiarità esperienziali della materia poetica tanto da avvolgere il
lettore in una vertigine bipolare: movimento ed estasi. L’opera si distingue
per un bagaglio intellettuale che si dirige verso più stratificazioni: dalla
parola d’arte all’immagine intertestuale che arricchisce e personalizza il dire
poetico. Coesistono, qui, più voci in una modalità ingegnosa, asciutta ed
elegante: la sapienza della versificazione si fonde con la sensibilità feconda e
precoce dell’autrice. Come una ruota dentata, le pagine di questo volume
lasciano un modello di stile, un codice identificabile. Questa silloge conserva
della precedente scrittura, infatti, non solo alcune pagine rivisitate,
riproposte, ma, soprattutto, la capacità liberatoria e lo sguardo obliquo al
bagaglio letterario che è saldo supporto agli elementi del vissuto poetico.
L’autrice non si preoccupa di sperimentare il verso, ma lo propone con la forza
filosofica del concetto senza farsi incantare dalla ricerca degli estetismi,
spesso, privi di significato. La figura femminile è un importante elemento
catalizzatore che media tra il dentro-fuori, la realtà-finzione, la presenza-mancanza:
Pederzani si avventura, così, per sintesi
additiva, in un percorso interiore che si sposta in profondità su uno
spazio reale in cui i fatti umani, i gesti hanno una funzione limitante e
rifrangente della complessità umana. Le tematiche riflettono sul tempo e sulla
peregrinazione emozionale ecco perché sono interpretate come segni, non solo
fittizi, ancoraggi e riferimenti del quotidiano vivere, sentire. Il passato e
il presente fanno parte di un continuum: il dialogo è tra l’effimero e ciò che diventa
possibile. L’io poetico si pone tra le varie coppie oppositive osservandone il
mutevole rapporto, la contrapposizione e la similarità degli intrecci:
gioventù-vecchiaia, mattino-sera, clamore-silenzio o luce-oscurità diventano la
chiave di lettura del mondo che viene trasformato in poesia grazie alla
sublimazione. Il tormento, l’incomprensione o l’incomunicabilità sono talismani
da custodire perché possono essere manipolati, modificati, gestiti con l’intelligenza
e la saggezza sapendo, con certezza, che possono mutarsi in scambio o
inversione di identità: bisogna ricercare l’essenza e la purezza delle cose per
attraversarle completamente al fine di poterle vedere, inevitabilmente,
mostrarsi, rinascere.
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