La Pace
La poesia è una gioia che si partorisce tra destini complici nelle radici delle cose. E se la poesia non è altro che l'immagine meravigliosa dell’ esistenza stessa posso tranquillamente affermare che anche la Pace, l'Amore universale o la Tolleranza sono gioie, come la poesia, che si trovano nelle radici semplici delle cose e che nascono dalla comunione di forze interiori. Ecco il segreto che le accomuna: la semplicità! Hanno origine nella chiarezza elementare tutte le cose che appartengono all’universo infinito. La Pace intesa in questo senso, non è solo un valore sociale o un concetto filosofico, applicabile ad un macrocosmo più o meno organizzato, ma diventa comunicazione e metro di valutazione, di consapevolezza personale attraverso cui educarsi per meglio formare ed istruire. ‘Chi altro può parlare di Pace con la certezza che essa è possibile, se non tu, che hai il vantaggio di attingere a piene mani al fondo di quella riserva utopica che ti ha dato il Signore?’ (‘Omelie e scritti quaresimali’ don Antonio Bello.) La Pace è un percorso intimo di rispetto dell’altro e di confronto al fine di conoscere i propri limiti e quelli altrui camminando verso la sacralità delle persone. Infatti non c’è Pace quando ci si inorgoglisce di fronte allo sgarbo ricevuto, di fronte ad un torto, una mancanza, anche non volontaria. La Pace dovrebbe essere un modus vivendi, una continua applicazione possibile affinché la crescita umana e sociale vada verso evoluzioni sostanziali sul piano intellettivo ed emozionale di ciascun individuo.
La poesia è una gioia che si partorisce tra destini complici nelle radici delle cose. E se la poesia non è altro che l'immagine meravigliosa dell’ esistenza stessa posso tranquillamente affermare che anche la Pace, l'Amore universale o la Tolleranza sono gioie, come la poesia, che si trovano nelle radici semplici delle cose e che nascono dalla comunione di forze interiori. Ecco il segreto che le accomuna: la semplicità! Hanno origine nella chiarezza elementare tutte le cose che appartengono all’universo infinito. La Pace intesa in questo senso, non è solo un valore sociale o un concetto filosofico, applicabile ad un macrocosmo più o meno organizzato, ma diventa comunicazione e metro di valutazione, di consapevolezza personale attraverso cui educarsi per meglio formare ed istruire. ‘Chi altro può parlare di Pace con la certezza che essa è possibile, se non tu, che hai il vantaggio di attingere a piene mani al fondo di quella riserva utopica che ti ha dato il Signore?’ (‘Omelie e scritti quaresimali’ don Antonio Bello.) La Pace è un percorso intimo di rispetto dell’altro e di confronto al fine di conoscere i propri limiti e quelli altrui camminando verso la sacralità delle persone. Infatti non c’è Pace quando ci si inorgoglisce di fronte allo sgarbo ricevuto, di fronte ad un torto, una mancanza, anche non volontaria. La Pace dovrebbe essere un modus vivendi, una continua applicazione possibile affinché la crescita umana e sociale vada verso evoluzioni sostanziali sul piano intellettivo ed emozionale di ciascun individuo.
Le cose distanti
assenti al nodo delle mani
si lasciano alla corrente dei venti
come si fa con la vela in mare.
Dimmi
questo spartiacque diradato
è il mio passo breve?
Rita Pacilio
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