Recensione - Rita Pacilio su Monica Martinelli - Alterni presagi - Altrimedia 2011

Alterni presagi
Monica Martinelli
Altrimedia Edizioni 2011
commento di Rita Pacilio

La libertà e la felicità sono spesso detestate dagli esseri umani perché sono da ‘inventare’ e da ‘costruire’ quindi sono faticose e ci mettono in uno stato di iniziativa e di attivismo sofferto. Lo psicologo americano Abrahm Maslow sosteneva che il dolore anche se ci impedisce di prendere in mano la nostra vita e ci pone spesso in uno stato di passività ci costa meno dispendio di energia. Riconoscere uno stato di passività e avere la consapevolezza di quanto ci possa essere stata imposta o meno è il primo passaggio per arrivare ad essere l’attore protagonista della propria vita: poi possiamo finalmente decidere di realizzare un nostro progetto. Scrivere in versi e di poesia legandosi al mondo del vero, ad una realtà psicosociale che mostra gli eventi vissuti in prima persona, arricchisce la storia della poesia post moderna e la impreziosisce: Alterni presagi di Monica Martinelli ne è piena testimonianza. Emergono elementi essenziali che filtrano la vita/la morte e la realtà del quotidiano in una elaborata scrittura che non rinnega le letture del novecento né la cultura americana, sia nel ritmo che nella grande musicalità. L’Autore alterna effetti metaforici sullo sfondo sensoriale e linguistico raffinato, tra forme e significati infiniti, lasciando al lettore ora la definizione pessimistica ora il bisogno di speranza. Le allusioni alla vita privata sono da rivedere in termini sociali: l’io e il tu appartengono all’universo simbolico interiore del mondo del poeta accuratamente articolati attorno alla costruzione della parola che include la meraviglia e l’energia della bellezza delle cose. Si riescono a catturare sfide psicosociali quasi di istigazione come a ribaltare il movimentismo accademico dell’animo umano per ristabilirne una cristallizzazione tanto vivida quanto intensa e fotografica, incandescente. Quasi un effetto collaterale alla provocazione della poesia in un mondo che può leggersi modificato e modificabile se l’ ‘Arca non affonda’.

2 commenti:

  1. Ti ringrazio davvero di cuore Rita per questa recensione di "Alterni Presagi" così mirata e acuta. La psicosociologia (come scrive Plinio Perilli nella sua bella e generosa prefazione del libro) permea sicuramente le mie poesie. E se talvolta il dolore e l'angoscia ci bloccano all'azione e alla decisione e ci relegano in un "rassicurante" fortino di passività e abbandono, l'attività scrittoria, specie quella poetica, salvifica e terapeutica certamente, può restituire dignità e speranza attraverso lo stupore ed il mistero. Il binomio vita/morte, come quello gioia/dolore sono ineludibili in poesia, così come nella vita.
    Hai compreso in pieno il senso dei miei versi grazie alla tua sensibilità e alla tua empatia.
    Un caro saluto e ogni bene
    monica martinelli

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  2. Rita ha saputo centrare la poesia di Monica Martinelli, mettendo in evidenza proprio gli "alterni presagi" richiamati dal titolo. Per una sorta di deformazione mi viene naturale collegare il tutto alla filosofia cinese, allo yin-yang, il binomio inscindibile che assembla in una unità le apparenti opposizioni; così la vita-morte, gioia-dolore divengono l'aspetto di un'unica cosa inscindibile.
    Vorrei evidenziare inoltre lo stile linguistico di Monica, ricercato e comunicativo allo stesso tempo, oserei dire prezioso. Il mio grazie dunque a Rita Pacilio per la sua nota e a Monica Martinelli per questo bel libro di poesie.
    Cinzia Marulli

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