Intervista - Carlotta Nobile intervista Rita Pacilio su 'Il Quaderno'
21/12/2010 :: 18:7:39
L’eclettica e poliedrica artista beneventana Rita Pacilio – che, come una funambola, si rapporta alla dimensione creativa in bilico e continua osmosi fra musica, poesia ed una buona dose di introspezione psicologica - torna con la sua ultima neonata creatura: l’album “Infedele”, per l’etichetta Splasc(H) Records.
La scrittrice e poetessa, da tempo dedita anche alla proiezione del senso profondo dell’esperienza umana e musicale, dopo una prevalenza di ascolti essenzialmente classici, dai ventiquattro anni si avvicina con passione alla discografia di Billie Holiday (durante la convalescenza dovuta ad un parto difficile) e da “autodidatta del canto” – come si definisce – comincia ad ascoltare ed osservare altre maestre del vocal jazz, fra cui Sarah Vaughan, Sheila Jordan, Rachelle Ferrell, Helen Merrill, Anita O’Day. “Questa è stata la mia vera scuola”, racconta. “Ai miei tempi internet non esisteva e non esistevano master class o corsi di specializzazione così come ci sono oggi. La mia prima master class con Jay Claiton l’ho fatta nel 2009 a Milano; Claudio Fasoli l’ho incontrato per la prima volta a novembre del 2006, e da lì sono cominciate le nostre collaborazioni. Quando si è autodidatti si è rigorosi e si ha una voglia di apprendere tutto, di assorbire ogni cosa e non lasciare nulla indietro”.
L’educazione all’ascolto è stata ed è, per Rita Pacilio, fondamentale. “La mia formazione è cominciata dagli standard e mi sembra assurdo scoprire che molti giovani musicisti vogliano saltare questo passaggio secondo me obbligatorio e fondamentale. Ci si può allontanare dalla tradizione solo se la si conosce bene”. E il neonato album “Infedele” nasce proprio dal desiderio di camminare trasversalmente ai canoni della cultura jazzistica tradizionale e/o all’esperienza di uno stile letterario tradizionalista di quel tempo. “E’ un tragitto emozionale tra la progressione armonica-melodica e la parola poetica”, sottolinea la Pacilio, in un album che incrocia musica e parole, con testi tratti dalle autografe raccolte poetiche “Alle lumache di aprile” (Lietocolle 2010) e “Tra sbarre di tulipani” (Lietocolle 2008).
“‘Infedele’ è il tentativo - prosegue l’artista - di voler comunicare la mia storia (Miles Davis diceva: devi portare il pubblico verso di te) in uno slancio poetico espressivo che intrecciasse il suono della mia voce ed il senso delle mie parole a quello degli strumenti. Un gioco fatto di pensieri e di immagini quasi come un videogioco intimo ultramoderno in cui il protagonista è l’emozione fluttuante esaltata da melodie irrazionali senza forme simmetriche, come onde anomale con abilissime aderenze metriche e vocabolari colti e raffinati del jazz moderno”.
Come per le altre prove artistiche di Rita Pacilio, anche in questo neonato album non mancano proficue collaborazioni con affermati musicisti. Si comincia con Claudio Fasoli, autore di molti brani musicali di “Infedele”, e definito dalla stessa Pacilio “mio grande maestro e special guest del mio disco”. Poi Luca Aquino, che ha suonato nell’album il suo brano ‘Sopra le nuvole’ (Edizioni Universal) scritto a quattro mani con Gianluca Grasso, altro grande pianista beneventano. E poi Antonello Rapuano, autore di ‘Io bacio’, Giovanni Francesca e Carlo Lomanto, “che per me sono stati soprattutto degli amici, anime sensibili ed eclettiche che mi hanno accompagnato fisicamente fino a Cavalicco presso lo studio di Stefano Amerio dove abbiamo registrato a maggio”.
Tutti artisti, dunque, con cui la Pacilio ha creato un sodalizio musicale dinamico e formativo, musicisti che “mi hanno supportato – dice - in un percorso di crescita artistica davvero molto delicato per me. Sono stata coccolata, guidata ed incentivata nei momenti di scoramento e di difficoltà, soprattutto Carlo, mio dolcissimo maestro di canto jazz, è stato tenerissimo. Antonello e Giovanni, i pilastri del mio ‘Infedele’, hanno dato un significativo marchio armonico-musicale ai miei testi con il loro vocabolario raffinato e ricco di eccellenti cromatismi. E così i miei versi hanno assunto la valenza emozionale che desideravo avessero: sono grandi Artisti perché hanno saputo tradurre in musica ciò che avevo messo su carta con le parole”.
E ora? Cosa augura Rita Pacilio al suo “Infedele”? “Spero che il mio nuovo album venga ascoltato da giornalisti o da critici e che essi possano apprezzarlo, comprenderne la finalità progettuale e la espressività artistica, ma soprattutto spero venga ascoltato da persone che si possano divertire ed innamorare delle mie parole e della musica dei miei eccellenti musicisti!”. Noi, ovviamente, glielo auguriamo!
Link: www.ritapacilio.com
Fan page su Facebook: www.facebook.com/pages/Rita-Pacilio/160999623939293?ref=mf
Carlotta Nobile
Rita Pacilio: 'Infedele', il nuovo album
L’eclettica e poliedrica artista beneventana Rita Pacilio – che, come una funambola, si rapporta alla dimensione creativa in bilico e continua osmosi fra musica, poesia ed una buona dose di introspezione psicologica - torna con la sua ultima neonata creatura: l’album “Infedele”, per l’etichetta Splasc(H) Records.
La scrittrice e poetessa, da tempo dedita anche alla proiezione del senso profondo dell’esperienza umana e musicale, dopo una prevalenza di ascolti essenzialmente classici, dai ventiquattro anni si avvicina con passione alla discografia di Billie Holiday (durante la convalescenza dovuta ad un parto difficile) e da “autodidatta del canto” – come si definisce – comincia ad ascoltare ed osservare altre maestre del vocal jazz, fra cui Sarah Vaughan, Sheila Jordan, Rachelle Ferrell, Helen Merrill, Anita O’Day. “Questa è stata la mia vera scuola”, racconta. “Ai miei tempi internet non esisteva e non esistevano master class o corsi di specializzazione così come ci sono oggi. La mia prima master class con Jay Claiton l’ho fatta nel 2009 a Milano; Claudio Fasoli l’ho incontrato per la prima volta a novembre del 2006, e da lì sono cominciate le nostre collaborazioni. Quando si è autodidatti si è rigorosi e si ha una voglia di apprendere tutto, di assorbire ogni cosa e non lasciare nulla indietro”.
L’educazione all’ascolto è stata ed è, per Rita Pacilio, fondamentale. “La mia formazione è cominciata dagli standard e mi sembra assurdo scoprire che molti giovani musicisti vogliano saltare questo passaggio secondo me obbligatorio e fondamentale. Ci si può allontanare dalla tradizione solo se la si conosce bene”. E il neonato album “Infedele” nasce proprio dal desiderio di camminare trasversalmente ai canoni della cultura jazzistica tradizionale e/o all’esperienza di uno stile letterario tradizionalista di quel tempo. “E’ un tragitto emozionale tra la progressione armonica-melodica e la parola poetica”, sottolinea la Pacilio, in un album che incrocia musica e parole, con testi tratti dalle autografe raccolte poetiche “Alle lumache di aprile” (Lietocolle 2010) e “Tra sbarre di tulipani” (Lietocolle 2008).
“‘Infedele’ è il tentativo - prosegue l’artista - di voler comunicare la mia storia (Miles Davis diceva: devi portare il pubblico verso di te) in uno slancio poetico espressivo che intrecciasse il suono della mia voce ed il senso delle mie parole a quello degli strumenti. Un gioco fatto di pensieri e di immagini quasi come un videogioco intimo ultramoderno in cui il protagonista è l’emozione fluttuante esaltata da melodie irrazionali senza forme simmetriche, come onde anomale con abilissime aderenze metriche e vocabolari colti e raffinati del jazz moderno”.
Come per le altre prove artistiche di Rita Pacilio, anche in questo neonato album non mancano proficue collaborazioni con affermati musicisti. Si comincia con Claudio Fasoli, autore di molti brani musicali di “Infedele”, e definito dalla stessa Pacilio “mio grande maestro e special guest del mio disco”. Poi Luca Aquino, che ha suonato nell’album il suo brano ‘Sopra le nuvole’ (Edizioni Universal) scritto a quattro mani con Gianluca Grasso, altro grande pianista beneventano. E poi Antonello Rapuano, autore di ‘Io bacio’, Giovanni Francesca e Carlo Lomanto, “che per me sono stati soprattutto degli amici, anime sensibili ed eclettiche che mi hanno accompagnato fisicamente fino a Cavalicco presso lo studio di Stefano Amerio dove abbiamo registrato a maggio”.
Tutti artisti, dunque, con cui la Pacilio ha creato un sodalizio musicale dinamico e formativo, musicisti che “mi hanno supportato – dice - in un percorso di crescita artistica davvero molto delicato per me. Sono stata coccolata, guidata ed incentivata nei momenti di scoramento e di difficoltà, soprattutto Carlo, mio dolcissimo maestro di canto jazz, è stato tenerissimo. Antonello e Giovanni, i pilastri del mio ‘Infedele’, hanno dato un significativo marchio armonico-musicale ai miei testi con il loro vocabolario raffinato e ricco di eccellenti cromatismi. E così i miei versi hanno assunto la valenza emozionale che desideravo avessero: sono grandi Artisti perché hanno saputo tradurre in musica ciò che avevo messo su carta con le parole”.
E ora? Cosa augura Rita Pacilio al suo “Infedele”? “Spero che il mio nuovo album venga ascoltato da giornalisti o da critici e che essi possano apprezzarlo, comprenderne la finalità progettuale e la espressività artistica, ma soprattutto spero venga ascoltato da persone che si possano divertire ed innamorare delle mie parole e della musica dei miei eccellenti musicisti!”. Noi, ovviamente, glielo auguriamo!
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Carlotta Nobile
Rassegna stampa - R. Pacilio recensisce 'Lasciati tradire' primo romanzo di Claudio Moica (articolo su Gazzetta di Benevento)
Benevento, 17-12-2010 13:31 |
Rita Pacilio (foto), poeta e cantante jazz sannita, ha recensito il libro "Lasciati tradire", edito dal gruppo Albatros, primo romanzo del poeta sardo Claudio Moica. "Questo romanzo - ha dichiarato la Pacilio - può essere definito un testo terapeutico psico-sociologico perché affronta tematiche di natura psico-sociale come l'anoressia, i rapporti genitoriali o di coppia, la famiglia". L'autore è stato ospite nello scorso mese di giugno del Cif Comunale e Provinciale e dell'Associazione culturale "Le mele di Adelaide" a San Giorgio del Sannio dove ha presentato il suo ultimo lavoro poetico "Angoli Nascosti" -edizioni Il Filo (2008) ed è già al lavoro, questa volta con la stessa Rita Pacilio per la realizzazione di un volume di poesia a quattro mani per la Lieto Colle, editore di Michelangelo Camilliti. |
Recensione Album 'Infedele'
Una contaminazione creativa tra voce e testi di Rita Pacilio e composizioni jazz in quartetto di musicisti che non hanno nulla da invidiare a nessuno. Fasoli e Aquino giocano con i fiati ed i vocalizzi di Rita, non da meno percussioni, chitarra, piano e tastiere di Lomanto, Francesca e Rapuano. Interessante proposta, in un panorama abbastanza asfittico dove la... sperimentazione creativa è sempre più relegata a rare occasioni.
Brava Rita che ha saputo e voluto far crescere insieme ai suoi amici una creatura che merita di essere conosciuta.
Salvatore Contessini
Rassegna stampa 11 dicembre NTR Benevento
Categoria: Cultura&Spettacolo
Al Pilastro di S. Maria Capua Vetere
Rita Pacilio canta 'Alle lumache di aprile"
Sabato 11 dicembre alle 18.30 l’Associazione culturale ‘Il Pilastro’ di Santa Maria Capua a Vetere ospiterà i versi in jazz di Rita Pacilio tratti dalla suo ultimo lavoro poetico ‘Alle lumache di aprile’, edito da Lietocolle di Michelangelo Camelliti.
L’opera poetica vanta premi quali il Merito Artistico-Premio Made in Italy S. Agata dei Goti per l’anno 2010, la medaglia ArTelesia 2010-Premio speciale all’Autrice Rita Pacilio distintasi quale migliore Artista sannita dell’anno, nonché la segnalazione speciale della giuria Sezione Poesia Edita-Premio Nazionale San Leucio del Sannio 2010. Una poesia tratta dal volume è stata letta a settembre nella trasmissione Zapping di Aldo Forbice e il Poemetto inserito nell’Antologia Poetica ‘Nelle mie vene un falò’ (În venele mele o fãclie) è stato tradotto in lingua rumena da Leliana Ionesco.
Presenta l’Autrice Leliana Ionesco, modera Gennaro Stanislao, Presidente dell'associazione “Il Pilastro”, legge e canta Rita Pacilio.
L’accompagnamento musicale è affidato al maestro Peppe Timbro al contrabbasso.
L’opera poetica vanta premi quali il Merito Artistico-Premio Made in Italy S. Agata dei Goti per l’anno 2010, la medaglia ArTelesia 2010-Premio speciale all’Autrice Rita Pacilio distintasi quale migliore Artista sannita dell’anno, nonché la segnalazione speciale della giuria Sezione Poesia Edita-Premio Nazionale San Leucio del Sannio 2010. Una poesia tratta dal volume è stata letta a settembre nella trasmissione Zapping di Aldo Forbice e il Poemetto inserito nell’Antologia Poetica ‘Nelle mie vene un falò’ (În venele mele o fãclie) è stato tradotto in lingua rumena da Leliana Ionesco.
Presenta l’Autrice Leliana Ionesco, modera Gennaro Stanislao, Presidente dell'associazione “Il Pilastro”, legge e canta Rita Pacilio.
L’accompagnamento musicale è affidato al maestro Peppe Timbro al contrabbasso.
Rassegna stampa 11 dicembre 2010 Gazzetta di Benevento
Benevento, 10-12-2010 10:53 |
I versi di Rita Pacilio saranno ospitati domani dall'Associazione "il Pilastro" di S. Maria Capua Vetere |
L'opera poetica da cui saranno tratte le letture in jazz è "Alle lumache di aprile"Redazione |
Sabato prossimo, 11 dicembre, alle ore 18.30, l 'Associazione culturale "Il Pilastro" di Santa Maria Capua a Vetere ospiterà i versi in jazz di Rita Pacilio (foto) tratti dalla suo ultimo lavoro poetico "Alle lumache di aprile" edito Lietocolle di Michelangelo Camelliti. L'opera poetica vanta premi quali il Merito Artistico-Premio Made in Italy S. Agata dei Goti per l'anno 2010, la medaglia ArTelesia 2010- Premio speciale all'Autrice Rita Pacilio distintasi quale migliore Artista sannita dell'anno, nonché la segnalazione speciale della giuria Sezione Poesia Edita-Premio Nazionale San Leucio del Sannio 2010. Una poesia tratta dal volume è stata letta a settembre nella trasmissione Zapping di Aldo Forbice e il Poemetto inserito nell'Antologia Poetica "Nelle mie vene un falò" (În venele mele o fãclie) è stato tradotto in lingua rumena da Leliana Ionesco. L'evento sarà presentato dall’autrice, Leliana Ionesco. A moderare Gennaro Stanislao, presidente Associazione "Il Pilastro". Legge e canta Rita Pacilio. L'accompagnamento musicale è affidato al maestro Peppe Timbro al contrabbasso. |
Rassegna stampa 11 dicembre 2010 Il Quaderno.it
10/12/2010 :: 11:5:21
Rita Pacilio
Sabato 11 dicembre alle 18,30 l’associazione culturale ‘Il Pilastro’ di Santa Maria Capua a Vetere ospiterà i versi in jazz della sannita Rita Pacilio tratti dalla suo ultimo lavoro poetico ‘Alle lumache di aprile’ edito Lietocolle di Michelangelo Camelliti.
L’opera poetica vanta premi quali il Merito Artistico-Premio Made in Italy Sant’Agata dei Goti per l’anno 2010, la medaglia ArTelesia 2010-Premio speciale all’Autrice Rita Pacilio distintasi quale migliore artista sannita dell’anno, nonché la segnalazione speciale della giuria Sezione Poesia Edita-Premio Nazionale San Leucio del Sannio 2010. Una poesia tratta dal volume è stata letta a settembre nella trasmissione Zapping di Aldo Forbice e il Poemetto inserito nell’Antologia Poetica ‘Nelle mie vene un falò’ (În venele mele o fãclie) è stato tradotto in lingua rumena da Leliana Ionesco.
L’evento sarà presentato dall’autrice, Leliana Ionesco. A moderare Gennaro Stanislao, presidente Associazione ‘Il Pilastro’. Legge e canta Rita Pacilio. L’accompagnamento musicale è affidato al maestro Peppe Timbro al contrabbasso.
L'artista sannita Pacilio ospite dell'associazione culturale 'Il Pilastro'
Rita Pacilio
Sabato 11 dicembre alle 18,30 l’associazione culturale ‘Il Pilastro’ di Santa Maria Capua a Vetere ospiterà i versi in jazz della sannita Rita Pacilio tratti dalla suo ultimo lavoro poetico ‘Alle lumache di aprile’ edito Lietocolle di Michelangelo Camelliti.
L’opera poetica vanta premi quali il Merito Artistico-Premio Made in Italy Sant’Agata dei Goti per l’anno 2010, la medaglia ArTelesia 2010-Premio speciale all’Autrice Rita Pacilio distintasi quale migliore artista sannita dell’anno, nonché la segnalazione speciale della giuria Sezione Poesia Edita-Premio Nazionale San Leucio del Sannio 2010. Una poesia tratta dal volume è stata letta a settembre nella trasmissione Zapping di Aldo Forbice e il Poemetto inserito nell’Antologia Poetica ‘Nelle mie vene un falò’ (În venele mele o fãclie) è stato tradotto in lingua rumena da Leliana Ionesco.
L’evento sarà presentato dall’autrice, Leliana Ionesco. A moderare Gennaro Stanislao, presidente Associazione ‘Il Pilastro’. Legge e canta Rita Pacilio. L’accompagnamento musicale è affidato al maestro Peppe Timbro al contrabbasso.
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