Poesia: 'Dopo un addio' di Rita Pacilio



Dopo un addio


Se avessi saputo le guerre dell’addio
lo scossone del vento sopra le lucciole
quella luce nella nebbia che pareva
una barca avrei raccolto ogni pezzo
di vetro. Avrei arrestato i lavori in corso
fino ai chilometri della partenza
con cura spegnendo ogni candela.
Se avessi avuto la forza di tornare
indietro, nuda sopra il telo tarlato
macchiato di miele sciolto, avrei avuto
la decenza di tapparmi le orecchie
apri il portone e scappa, comincia a diluviare
asciugare l’acqua piovana con coraggio
tremare prima di alzarmi in piedi.






Rita Pacilio (Benevento 1963) è poeta, scrittrice, collaboratrice editoriale, sociologa, mediatrice familiare, si occupa di poesia, di critica letteraria, di metateatro, di letteratura per l’infanzia e di vocal jazz. Curatrice di lavori antologici, editing, lettura/valutazione testi poetici e brevi saggi, dirige per La Vita Felice la sezione ‘Opera prima’. Direttrice del marchio Editoriale RPlibri è Presidente dell’Associazione Arte e Saperi. Ha ideato e coordina il Festival della Poesia nella Cortesia di San Giorgio del Sannio. Sue recenti pubblicazioni di poesia: Gli imperfetti sono gente bizzarra (La Vita Felice 2012) traduzione in francese Les imparfaits sont des gens bizarres, (L’Harmattan, 2016 Traduction en français par Giovanni Dotoli et Françoise Lenoir) e prossima la traduzione in arabo (a cura del Prof. Othman Ben Talebmail)Quel grido raggrumato (La Vita Felice 2014), Il suono per obbedienza – poesie sul jazz (Marco Saya Edizioni 2015), Prima di andare (La Vita Felice, 2016). Per la narrativa: Non camminare scalzo (Edilet Edilazio Letteraria 2011). La principessa con i baffi (Scuderi Edizioni 2015) è la sua fiaba per bambini. È stata tradotta in greco, in romeno, in francese, in inglese, in napoletano. Di prossima uscita i racconti in prosa poetica ‘L’amore casomai’.



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