Recensione - Rita Pacilio su Fernando Della Posta - L'anno, la notte, il viaggio - le gemme - curato da Cinzia Marulli - Edizioni Progetto Cultura -

L’anno, la notte, il viaggio
di Fernando Della Posta

le gemme
Edizioni Progetto Cultura

commento di Rita Pacilio

Il cammino della poesia moderna e postmoderna sembra avere trame legate a partenze, interiorizzazioni, richieste e aspettative che caratterizzano il viaggio del poeta verso l’impercettibile. Si avverte il gusto e l’esigenza di sperimentarsi in confronti di partecipazione intellettuale in cui il proprio bisogno di testimonianza consente al poeta di documentare la propria storia e il proprio viaggio. Fernando Della Posta nel suo lavoro L’anno, la notte, il viaggio, le gemme, curato da Cinzia Marulli Ramadori, per i tipi editoriali Progetto Cultura, si prefigge, in questo senso, un tragitto elaborato e raffinato tra l’Autore e il mondo esterno, tra il visibile e l’invisibile per tracciare un tempo e uno spazio legittimo tra le cose e i fenomeni spirituali. Il poetico diviene l’unica modalità metaforica dell’uomo per ridimensionare il mondo - amore fragile in boccio - per colorare le parole presupponendo un ininterrotto dialogo con l’universo interiore (Rimbaud). Si aprono le tematiche con gli interlocutori immaginari: sono infinite le manifestazioni tracciate dalle storie di ognuno in cui l’essere umano entra in conflitto maturando e presumendo atteggiamenti sia ironici che critici. Il poeta vuole fare piena luce sulle tinte grigie e monocromatiche della cultura che non rischia la meditazione espressiva o la domanda estetico/comunitaria. Si invocano gli stili linguistici per de-costruire lo stato delle nuove cose attraverso più visioni e frequentazioni di luoghi creando una struttura topografica dinamica con coralità di annotazioni e di memorie. La consapevolezza di costruirsi maschere e corazze, personaggi e fantasie è generata da uno stato di meccanismo di difesa personale e dalla denuncia della fragilità e del panico sociale odierno. Il poeta filtra la pseudorealtà e, come un calco, proietta nei versi, il proprio destino antropologico, la propria terra.

Rita Pacilio


2 commenti:

  1. L'acutezza dell'esame, la sensibilità del sentire sono evidentissime in questa recensione sull'opera poetica di Fernando Della Posta. Rita Pacilio scava cogliendo aspetti e significati profondi.
    Non è solo il "dire" del critico che si manifesta in questo caso, ma si riscontra interamente la sensibilità del poeta che s'immerge totalmente in un altro mondo poetico.
    Cinzia Marulli

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  2. Ciao Rita! Straordinarie le tue parole. Sei riuscita a carpire alcuni miei accenni e significati nei testi che altri non hanno colto.

    Grazie di cuore! E grazie anche a te Cinzia! :-)

    Fernando

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