Parlano in segreto due sedie
nell’ombra viola del tuo giardino
muovono labbra e non hanno voce
mentre l’aria separa due alberi.
Gli uccelli fanno nidi di fronte
sei tu il ramo carico di frutti
e le foglie fanno scura la terra
quando la luce è obliqua dal petto.
Siamo lo stelo piantato adesso
noi siamo l’inizio e la fine
la vocale, la pioggia, e il sigaro
un respiro, la corsa e il prodigio.
Spietata la luna salta dal tetto
bacia i piedi nudi sull’erba
tu l’hai chiamata ‘calda di lingua’
e ti ha leccato le gocce negli occhi.
Rita Pacilio
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